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OAM, DOTTORI COMMERCIALISTI E CREDITO, ASSOPAM CHIEDE CHIAREZZA.



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Apprendiamo con molto stupore che in data 5 dicembre 2019 il CNDCEC - Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili - ha diffuso una comunicazione con la quale informa di aver elaborato un accordo di libera collaborazione che lo stesso CNDCEC ha in programma di sottoscrivere con i principali istituti bancari nazionali, per "favorire l'assistenza degli iscritti a favore delle piccole e medie imprese italiane nei programmi di sviluppo aziendale e di finanziamento". Si legge ancora nella comunicazione che "in virtù dell'accordo, gli istituti di credito potranno esaminare tramite un canale dedicato le richieste di servizi e prodotti bancari ricevuti dalle Pmi mediante l'ausilio degli iscritti (ovvero i commercialisti) e potranno applicare condizioni agevolate". Ciò che colpisce maggiormente è che il CNDCEC afferma di aver elaborato l'accordo "d'intesa con l'Organismo degli Agenti e Mediatori (OAM)", invitando gli Ordini Territoriali dei Commercialisti ad utilizzare la stessa bozza dell'accordo di libera collaborazione diffusa dal CNDCEC "al fine di superare i problemi riscontrati con l'OAM in alcuni territori".


Se tutto ciò che afferma il CNDCEC fosse vero, ASSOPAM ritiene che vi siano delle gravissime violazioni della normativa di riferimento. In proposito è utile citare le parole che proprio OAM riporta nel suo sito istituzionale "È Mediatore creditizio il soggetto che mette in relazione, anche attraverso attività di consulenza, banche o intermediari finanziari previsti dal Titolo V del TUB con la potenziale clientela per la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma (cfr. art. 128-sexies, comma 1, del TUB)." aggiungendo "Si ricorda, inoltre, come l’attività di consulenza, finalizzata alla messa in relazione di banche o intermediari finanziari con la potenziale clientela al fine della concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma, integra attività di mediazione creditizia, come tale soggetta a tutti i vincoli di legge."


ASSOPAM chiede che venga fatta chiarezza con la massima urgenza affinchè i diritti dei propri associati e di tutti gli operatori del mercato sottoposti a vigilanza vengano tutelati.

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